Due giovani campeggiatori scompaiono misteriosamente vicino a una zona militare abbandonata nella zona di Aquarena. L’investigatrice privata Maggie McKeown e la sua guida, Paul Grogan, scoprono un allevamento di piranha. Il Dottor Hoak, capo del progetto militare, gli rivela un terribile segreto: per rendere micidiali le acque del Vietnam, gli Stati Uniti hanno fatto nascere una nuova razza di piranha.
Prodotto da Roger Corman sull’onda dell’enorme successo de Lo squalo di Steven Spielberg, Piranha segna il debutto alla regia del trentaduenne Joe Dante. Girato con un budget bassissimo, il film, che già mostra lo stile personale e ironico del regista, uscirà nell’estate del 1978 con un’ottima riuscita commerciale. Diventato un classico del genere, del film è stato realizzato un sequel nel 1981, Piranha II: The Spawning e due remake nel 1995 e nel 2010.
«Dopo aver terminato il mio primo film, Hollywood Boulevard, co-diretto con Allan Arkush, che come me montava i trailer per i film di Roger Corman, arrivarono due nuovi progetti: Rock & Roll High School e Piranha. Pensai subito che fosse meglio il primo, visto che il secondo era un emulo de Lo squalo, che per altro era uscito tre anni prima. Allan però aveva una vera e propria passione per Rock & Roll High School così lui finì per dirigere quello e a me toccò la storia dei pesci. La sceneggiatura di Piranha che aveva ricevuto Roger non era buona. Decise che andava riscritta e affidò il compito a uno scrittore che gli era stato suggerito da un suo story editor, John Sayles. John aveva da poco pubblicato un libro, Pride of the Bimbos che aveva avuto ottime recensioni e dal canto mio fui felice della notizia, John veniva dal New Jersey come me. Io volevo che il film si avvicinasse più alla fantascienza che non al filone natura-che-impazzisce, mentre John voleva dargli anche un tocco politico. Finimmo col fare un film che era una specie di parodia de Lo squalo, un film che gioca a carte scoperte, che sa di essere una parodia de Lo squalo». [video intervista con Joe Dante a cura di Uwe Huber]
Joe Dante (Morristown, New Jersey, 1948) studia al Philadelphia College of Art. Nel 1968 realizza il suo primo lungometraggio, The Movie Orgy, film di montaggio di sette ore ottenuto con spezzoni di B-movies. Entrato nella scuderia di Roger Corman occupandosi dei trailer delle produzioni New World Pictures, e nel 1976 dirige un lungometraggio a basso budget, Hollywood Boulevard. Il vero successo arriva due anni dopo con Piranha e si conferma nel 1981 con L’ululato, dove reinterpreta un tema classico dell’horror in chiave moderna. Steven Spielberg si accorge di questo regista di talento e nel 1983 lo chiama, insieme a John Landis e George Miller, per girare un episodio (It’s a Good Life) della versione cinematografica di Ai confini della realtà. Lo stesso Spielperg, l’anno seguente, è il produttore esecutivo di Gremlins, film che ha un secondo capitolo nel 1990. In precedenza, nel 1985, realizza Explorers e poi, ancora con Spielberg da produttore, Salto nel buio (1987). Nel 1993 dirige la commedia Matinée e quattro anni dopo La seconda guerra civile americana, due notevoli successi di critica. Nel 2003 percorre una strada per lui del tutto inedita con l’animazione Looney Tunes: Back in Action, dove i protagonisti sono i personaggi della Warner Bros. Mentre nel 2009 si cimenta nel 3-D con The Hole. Burying the Ex e l’episodio Mirari in Nightmare Cinema sono i suoi più recenti impegni cinematografici in un decennio segnato da numerose regie per serie televisive.
2018 Nightmare Cinema (episodio: Mirari)
2014 Burying the Ex
2009 The Hole
2006 Trapped Ashes (episodio: Wraparound)
2005-2006 Masters of Horror (episodi: Homecoming, The Screwfly Solution)
2003 Haunted Lighthouse
2003 Looney Tunes: Back in Action
1998 Small Soldiers
1997 The Second Civil War (La seconda guerra civile americana)
1993 Matinée
1990 Gremlins 2: The New Batch (Gremlins 2 - La nuova stirpe)
1989 The Burbs (L’erba del vicino)
1987 Innerspace (Salto nel buio)
1985 Explorers
1984 Gremlins
1983 Twilight Zone: The Movie (Ai confini della reltà, episodio: It’s a Good Life)
